segue da Turku 2010, terza parte (che seguiva da Turku 2010, seconda parte , che cominciava in Turku 2010, prima parte)
Uttopekka

Invece mi tiro su il cappuccio, mi siedo su uno scoglio davanti al mare con del thè dentro un gavettino di latta, mi sento stranamente sola, di quella solitudine bella di quando cammini in montagna.
Da una torre si vede la sequenza di Fibonacci, chissà perchè.
Il fuoco
Venerdì sera usciamo dalla sauna alle due, Sam e Michela, Boris e Gabriel e Stuart ed io. Cediamo delle birre a dei finlandesi già sbronzi, vogliamo accendere il fuoco, nel pomeriggio io e Boris avevamo raccolto legna e fatto il cerchio con le pietre. Non abbiamo un accendino, i fumatori dormono, giocheremo a calcio nella smoking hut, moderatamente disgustosa, potrebbe essere rinominata puking hut. Stiamo su fino alle 6, io rido tantissimo quando mi danno una palla da inseguire.
Il fuoco lo facciamo sabato sera tornando da Uttopekka.

Siamo solo 5, Boris e Stuart ed io e due ragazze che non sono mai state con noi. Camminiamo al buio in mezzo alla foresta per ritrovare il posto, siamo senza torce ma c'è il chiaro di luna, per me è già valsa la pena.
Siamo solo 5, Boris e Stuart ed io e due ragazze che non sono mai state con noi. Camminiamo al buio in mezzo alla foresta per ritrovare il posto, siamo senza torce ma c'è il chiaro di luna, per me è già valsa la pena.
Il fuoco è mio, non lo faccio da anni e me lo godo tantissimo. Parte subito e vive per ore, a sorpresa. Ci raccontiamo storie, Eline la finlandese è un genio ad indovinarle. Poi le ragazze vanno via, arrivano gli altri, è già giorno, torno al Linnasmaki che altri studenti già vanno via.
Qui ricorderò il profumo di fuoco, non voglio lavarmi i capelli.
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