lunedì 12 ottobre 2009

I libri sulla destra (parte 2)



Anobii.com è un sito rischioso.

E' un sito che appena lo scoprite mangia tutto il vostro tempo libero ed anche quello che dovrebbe essere occupato.

E' un sito in cui ogni libro apre un mondo, ed ogni mondo ne apre un altro, ed un altro, ed un altro.

E' un sito che produce desideri al ritmo di mille al secondo e l'ultimo desiderio (il millesimo, quello che rimane) è sempre quello di un libro indispensabile, irresistibile, scritto per questo momento di voi.

Ma è un sito prezioso. Perchè vi fa scoprire libri bellissimi che mai aveste pensato, che ne parlano nei commenti in modo così toccato o divertente o divertito, che vi incuriosite e volete sapere come toccherebbero voi, dove ridereste voi.

E poi potete raccontare le vostre sensazioni, raccontare i vostri libri, quelli che vi raccontano.

E poi, che è la cosa che amo, potete curiosare nelle librerie dei vostri amici, sapere che libri preferiscono e perché li hanno preferiti, rubare consigli, fidarvi dei loro gusti, apprezzare le recensioni.


Ed io, io potrò curiosare nelle vostre librerie, sapere che libri preferite e perché li avete preferiti, rubare consigli, fidarmi dei vostri gusti, apprezzare le vostre recensioni.

..cosa aspettate?


E parlando di libri, buttate un occhio in queste librerie. Alcuni riconosceranno un luogo amato.



I libri sulla destra (parte 1)

In questi giorni di aridità creativa, le parole proprio non suonano, non escono, vi racconto un po' i miei link sulla destra.


Ti presto i miei libri



Odio et amo. Amo il libro, l'oggetto, ed odio le orecchie l'umidità i maltrattamenti, le persone, spesso: le persone che leggendo ripiegano completamente i libri, che li appoggiano sul tavolo aperti, che li infilano in borsa senza protezione.

Eppure. Eppure amo anche i libri vissuti, sottolineati, spiegazzati, evidenziati, commentati, colorati, illustrati. Ricordarmi dei rannicchiamenti scomodi in poltrona, libro e the caldo rovesciato, sorridere per le cose che mi stupivano allora ed ora chissà, toccarli dove altri li hanno toccati e si vede, romanticherie curiose varie.

Ma come fare? Come superare il rispetto totale per l'oggetto, e renderlo vivibile, vissuto, partecipe?


Poi, due anni fa, tre, il mio amico Sandro mi ha fatto ascoltare una risposta.

Un'intervista alla radio, a Franca Berbenni.

La biblioteca di Franca è un un mondo sognante, sognato. Un miscuglio tra bookcrossing e prestito bibliotecario e galleria d'arte e follia pura.

Franca è una ragazza di vicino Milano -donna in realtà- che ha avuto un'idea incredibile, incoscente e bellissima. Ha deciso di spedire gratuitamente i libri della sua biblioteca ad ogni sconosciuto che compili una richiesta on-line, sotto solo le due condizioni che il libro ritorni in un mese e mezzo (dilazionabile), e che porti traccia della vita del lettore.

E che tracce! Ricordi, consigli, segnalibri, sottolineature, lettere d'amore, racconti di vita, fiori secchi, foto di test di gravidanza positivi, scatole di pastelli per sottolineare, cd da sottofondo, illustrazioni, donazioni di biblioteche.


«Tra gli interventi più particolari ricordo una ragazza di Bordeaux che ha riempito un libro di foglie, fiori e pezzi di corteccia perchè andava a leggere il libro in un bosco. Oppure un'altra ragazza ha bucato gli angoli di alcune pagine di Fisiologia del Gusto di Brillat-Savarin ed ha appeso, con fili colorati, le sue ricette».


Cose così.

E poi, purtroppo, evoluzioni varie: impegno oneroso, spese insostenibili, sospensione dei prestiti. Che da pochi giorni, però, sono riaperti.

Non più gratuiti, ma non osate smettere di stupirvi della gratuità dei primi cinque anni.


Dunque, amici lettori, leggete, leggete, leggete! E leggete anche un po' così: richiedete, incantatevi, allegate, scrivete.

Raccontatevi lì, e raccontatemi qui, poi, se volete.


(la foto dei libri è presa da
qui)

venerdì 9 ottobre 2009

Uomini, riutilizzatelo!


"Imagine your birthday, friends all around laughing and celebrating you, and in front of you a five layers cake.
And imagine the moment, when you blow out the candles and make a wish.
... Dancing with you it is like being in that moment, blowing out the candles and making a wish"

Sane gratificazioni.
Che poi la frase parla più di possibilità che di realizzazioni, e non è detto sia sempre un bene, ma è buffo e dolce da ricevere.
(certamente dolce)

B-side: pioggia sempre, voglia di luce, biglietto solo andata per Delft: in ottobre, vivrò nel centro per gli sport di pensiero.
A quale piano?



venerdì 2 ottobre 2009

L'Olanda come non l'avessi mai lasciata

(piovosa, invernale, cielo grigio, luce lattea)

Sono ritornata nel paese dei gatti in vetrina, delle luci gialle nei canali, della vita privata su arredamento ikea proiettata su ogni finestra (multischermo, nella foto), delle poesie sulle pareti




(dei coffee shop, di Vermeer, delle infinite distese di biciclette, del tempo che ti prende in giro, dei Pannekoeken, dell'esaltazione del fritto e della patata, delle città di mattoni, dei treni gialli, del formaggio di plastica, della luce commovente appena il cielo non è bianco, della sovrabbondanza di mucche, mucche dappertutto, sotto il cielo che diventa infinito sopra l'orizzonte piattissimo, dei giardini segreti, dell'a-ringa).


(Le foto dell'aringa sono della mia amica Alice, che oltre ad essere mia amica (caratterizzazione massima) è anche colore. Che diventa spesso foto bellissime, quando ha una macchina in mano)