sono ritornata nel paese dei mulini a vento, del vento contro, della lingua che non è una lingua but a throat desease, del pane che ammuffisce invece che indurirsi, degli aerei che partono 8 ore in ritardo e mi fanno perdere notti di sonno e di tango.
E di Ronald, semisconosciuto professore di matematica che si è procurato le chiavi della casa di Jeanin (sconosciuta professora) dove Lenny (professore conosciuto e amico, ma ora in Belgio) aveva lasciato le chiavi di casa sua. Ronald che mi è venuto a prendere alla stazione di Leiden alle 3.30 di notte ed ha portato me e i miei 30 kili di bagagli sulla sua bici fino a casa di Lenny per non farmi passare la notte in areoporto.
Quando si dice gentilezza, che dire poi gratitudine non è nemmeno abbastanza.