lunedì 12 ottobre 2009

I libri sulla destra (parte 1)

In questi giorni di aridità creativa, le parole proprio non suonano, non escono, vi racconto un po' i miei link sulla destra.


Ti presto i miei libri



Odio et amo. Amo il libro, l'oggetto, ed odio le orecchie l'umidità i maltrattamenti, le persone, spesso: le persone che leggendo ripiegano completamente i libri, che li appoggiano sul tavolo aperti, che li infilano in borsa senza protezione.

Eppure. Eppure amo anche i libri vissuti, sottolineati, spiegazzati, evidenziati, commentati, colorati, illustrati. Ricordarmi dei rannicchiamenti scomodi in poltrona, libro e the caldo rovesciato, sorridere per le cose che mi stupivano allora ed ora chissà, toccarli dove altri li hanno toccati e si vede, romanticherie curiose varie.

Ma come fare? Come superare il rispetto totale per l'oggetto, e renderlo vivibile, vissuto, partecipe?


Poi, due anni fa, tre, il mio amico Sandro mi ha fatto ascoltare una risposta.

Un'intervista alla radio, a Franca Berbenni.

La biblioteca di Franca è un un mondo sognante, sognato. Un miscuglio tra bookcrossing e prestito bibliotecario e galleria d'arte e follia pura.

Franca è una ragazza di vicino Milano -donna in realtà- che ha avuto un'idea incredibile, incoscente e bellissima. Ha deciso di spedire gratuitamente i libri della sua biblioteca ad ogni sconosciuto che compili una richiesta on-line, sotto solo le due condizioni che il libro ritorni in un mese e mezzo (dilazionabile), e che porti traccia della vita del lettore.

E che tracce! Ricordi, consigli, segnalibri, sottolineature, lettere d'amore, racconti di vita, fiori secchi, foto di test di gravidanza positivi, scatole di pastelli per sottolineare, cd da sottofondo, illustrazioni, donazioni di biblioteche.


«Tra gli interventi più particolari ricordo una ragazza di Bordeaux che ha riempito un libro di foglie, fiori e pezzi di corteccia perchè andava a leggere il libro in un bosco. Oppure un'altra ragazza ha bucato gli angoli di alcune pagine di Fisiologia del Gusto di Brillat-Savarin ed ha appeso, con fili colorati, le sue ricette».


Cose così.

E poi, purtroppo, evoluzioni varie: impegno oneroso, spese insostenibili, sospensione dei prestiti. Che da pochi giorni, però, sono riaperti.

Non più gratuiti, ma non osate smettere di stupirvi della gratuità dei primi cinque anni.


Dunque, amici lettori, leggete, leggete, leggete! E leggete anche un po' così: richiedete, incantatevi, allegate, scrivete.

Raccontatevi lì, e raccontatemi qui, poi, se volete.


(la foto dei libri è presa da
qui)

3 commenti:

Il "tuo amico Sandro", pf.. ha detto...

Beh, non gratuiti, ma quasi: solo le (minime) spese di spedizione e in più 5 gratis per ogni mese. Tu che libri ti eri fatta prestare?

amelie in rosso ha detto...

5 gratis ogni mese per tutti, comunque è vero, rimane non a scopo di lucro ('pf'?)

amelie in rosso ha detto...

e mi ero fatta prestare il sottolineatore solitario, per esempio. ma penso mi vergognerei a rileggere ciò che ho scritto. tutta incerta, mai abbandonata. (per quello non lo scrissi nel post..)