venerdì 22 gennaio 2010

Dalla notte alla mattina


L'afterparty del Tangomagia comincia alle tre di notte.

E' per i ballerini a cui non bastano i workshops con i maestri, a cui non bastano le 11 ore di tango consecutivo dal Tangocafè pomeridiano all'affollata costosissima milonga serale.

E' per i ballerini più bravi, da ovunque, irrecuperabili, malati.


Leidse Plein è forse la zona più vitale ed affollata di Amsterdam anche alle tre di notte. Ma il lato sinistro di Korte Leidsedwarstraat è un vicolo cieco buio, e l'Academia de tango è poco oltre l'ultimo caffè. Nessuno ci arriva per caso. O nessuno si soffermerebbe, dalla strada è un anonimo ingresso d'uffici.

I tangheri li riconosci già così. Sono quelli che vanno in fondo, ubriachi di altro, dopo l'ultimo pub.

Ci raduniamo nella hall, alle tre, per scaldarci dalla neve che copre Amsterdam, aspettiamo di pagare.

Prendo il primo giro di ascensore, mi siedo a cambiarmi le scarpe e la scena è surreale. Davanti a me l'ascensore sputa fuori piccole bande di una decina di tangheri prima di rituffarsi nel buio e pescarne altri. La Rowling si è chiaramente ispirata all'afterparty per descrivere il ministero della magia.

Ci sono quelli che sai subito. Le donne soprattutto, quelle che vengono in macchina dalla milonga del festival, e infilano di corsa improbabili pantaloni di seta colorata leggerissima dentro stivali invernali. O quelle che provano goffi travestimenti babbani - jeans sotto la gonna rossa spudorata, la bacchetta magica come ferma capelli - ma si tradiscono con un fiore sulla testa, tuniche viola che sporgono dal maglione, stralci di mantello verde malcelati sotto il cappotto lungo. O alcuni uomini. Distratti, si credono anonimi nei loro jeans, ma le borse fabio schoes ne rivelano le radici, le ossessioni.

Parlano di argentini e performance in un inglese in cui si mescolano gli accenti, spesso le lingue.


Altri invece non li sapresti mai. Emergono dall'ascensore come fosse giorno, donne che sciolgono la treccia sopra le giacche eleganti, il tedesco giovane con il ciuffo stile scout bergamasco, la francese bionda in jeans e multistrato di pile, uomini in cappotto che potrebbero aver semplicemente sbagliato il piano dell'ufficio, l'ora. Loro i vestiti magici ce li hanno sotto, si siedono di fronte a me e sfilano il primo strato. Emergono colori, schiene nude. Ed io sorrido nel riconoscere magliette trasparenti, leggins di pizzo, corsari di raso lucido, bacchette magiche come tacchi di scarpe.

Ma ora che siamo dentro ci sappiamo tutti, e gli sguardi sono altri, studi, promesse.


Entriamo in sala, ci serviamo di zuppa calda ed empanadas. Sono le quattro, l'ascensore ha smesso il suo viaggio su e giù dal quarto piano.

Alle nove l'edificio ritornerà a chi vive di giorno, chi non indossa seta impalpabile a meno dieci gradi, chi non sa scrivere formule magiche con i tacchi delle scarpe.


Abbiamo ancora quattro ore.


(foto di Nil Ilkbasaran)

17 commenti:

Sandro ha detto...

Bel post! Solo un piccolo appunto: se non metti l'accento i continuerò a leggere tàngheri!

Sandro ha detto...

Anz, molto bello!

amelie in rosso ha detto...

e leggi tàngheri ordunque

grazie dei complimenti, ma non riesco a farmi piacere il ritmo del pezzo
ma neanche sapevo cambiarlo, e volevo postarlo

ma forse dici che è bello perchè vorresti venirci? ti porto, il prossimo anno?

Sandro ha detto...

E' una minaccia?

P.S. A me il ritmo pare ottimo, mi sembra quasi di vedere tutti questi tàngheri spuntare fuori come funghi!

amelie in rosso ha detto...

quello che volevo far vedere erano proprio i tangheri come funghi, tutti colorati

davvero ho pensato ad harry potter, così tanto ho rimpianto una videocamera

ma allora dico grazie e basta,
e no, non è una minaccia, ma un invito bello :-)

Damiano ha detto...

brava Vale sonnanbula! ma di la verita' che quelle persone te le sei inventate...o avevi con te un miniblocco degli appunti dove scriverti tutte le persone che c'erano???

MANIACA!

amelie in rosso ha detto...

li ricordo, alcuni. per altri mi attacco ad altri ricordi.

maniaca?? ma se è da quella sera che non vado a ballare io!

amelie in rosso ha detto...

(era il 30 dicembre. sono andata con mauri, ma da sola è da allora che non ballo)

Damiano ha detto...

rimani maniaca :P

La Vale che non balla? e cosa stai facendo? non starai mica studiando???

io ha detto...

invento modi per arrivare a fine giornata, come essere inutile ad una conferenza ad amsterdam (ma mangiando gratis). la sera scivolo nella stanchezza. e poi, ovvio, aspetto te

Damiano ha detto...

wow, che onore essere una delle tue attività giornaliere :)

sono felice di sapere che le tue giornate non differiscono tanto dalle mie...venerdì sono stato ad un incontro con i prof che usano il programma a cui lavoro anch'io: il CATHY DAY...e la giornata si è conclusa con una super cena in un ristorante stra LUSSUOSO!!! (io aspetto il prossimo CATHY DAY!)

ancora io ha detto...

a padova? quale ristorante?

(rubo pc durante gli study groups - tienimi viva)

Damiano ha detto...

Questo Cathy Day era a Modena, ma c'erano prof da Quebec City, da Cagliari e da Padova...chissà, prima o poi mi manderanno anche in Canada, spero.

amelie in rosso ha detto...

modena! tortellini e cibo romagnolo!
qui ora cena olandese, fra poco, vedremo (i pranzi sono, panini e latte, ovviamente), domani la pizza la boicotto. anche il vino: farebbe la tua felicità

Damiano ha detto...

ei, il blog piange!

amelie in rosso ha detto...

hai ragione! ma così ti sei cuccato un lunghissimo post tangheggiante!

Damiano ha detto...

mi sa che la prox volta me ne sto zitto...sai che con i miei ritmi di lettura mi ci vorrà almeno un giorno a leggere tutto???

la prox volta almeno spezza il tutto in 3/4 post :P