sabato 28 novembre 2009

Due giorni in toscana + Chagall

Conoscevo Chagall, ma non lo conoscevo. E' arrivato tutto insieme, un paio di anni fa. La sua bibbia illustrata regalata da Lenny, ed un museo a Brussels, bellissimo, dove ha funzionato l'effetto magnete, e dove si è realizzata la mia conversione definitiva al romanticismo drammatico (come se ce ne fosse bisogno) e a tutto quel blu, quei colori.

Poi è ritornato a sorpresa, ad ottobre, in una mostra a Pisa che era lì mentre c'ero anche io, in mezzo ad un volo a/r da Amsterdam (la mostra l'ho vista tra la a e la r).

Credo ci sia fino a gennaio, andateci.

Così sorridente, piena di vita e solarità, pur in quei colori freddi, spesso, tutto blu, tanto verde, viola scuro. Rosso e giallo a tratti.

Chagall era un pittore felice.


Non c'erano i suoi quadri più famosi, eppure mi sono incantata davanti ai colori, ai collage, alle mattonelle dipinte.

Non avevo fogli con me, così ho trascritto le sensazioni sul cellulare, in due messaggi in codice, ripromettendomi di espanderle subito dopo su un treno per Firenze. Ma alla mostra ho comprato la sua autobiografia (scrive, tutto, così, con, questo, ritmo, ed ogni tanto con questo! così bello e leggero! con quell'entusiasmo bambino, ed un sacco di colori), ed è stata l'autobiografia ad occupare le due ore di treno.

Così ora dei messaggi salvati sul cellulare è rimasto questo:


primo messaggio: nulla, l'ho cancellato per sbaglio

secondo messaggio: Infinito, come si fa a prenderlo tutto? St. Jean Cap-ferrat, Ragazza tra i fiori, matton [n.d.b. matton=mattonelle], Donna Mani Rosse e Verdi, collage. La Vita(Prep)->inconscioF, resurrezione fiume, Cristo Riva-sensualità, isola Poros, diversa!, caccia uccelli, spudorato romantico. Pranzo italia, carica mistica.


beh, buona fortuna.


Invece è più chiaro che una mostra intera su un solo artista per me è troppo, perchè dovrei saper essere selettiva, fermarmi di fronte a ciò che mi piace, ed invece c'è questa sorta di bulimia visiva, il voler vedere tutto, tutti i quadri, anche se so che non saprò emozionarmi per più di uno o due.

Avrei bisogno di pass per 100 ingressi, così posso scoprire i dipinti più volte, lasciare che le sensazioni si modifichino con me.

Specialmente Chagall poi -come già dissi, ad alcuni - così denso, così ricco, così colorato, con dettagli incoerenti, tutti sullo stesso piano.

Uno degli ultimi quadri era una tavola imbandita, sullo sfondo una collina, un paese. Niente innamorati che volano mano nella mano, niente ebrei erranti, niente violini mucche cavalli. Sereno e limpido, anche nella rappresentazione. Eppure era come se anche quello avesse una carica mistica, una suggestione imposta, un rimando a qualcosa di altro.

Insomma, troppi quadri mi fanno perdere i confini tra i quadri. Porto a casa una sensazione collettiva, e non riesco ad isolare cosa ho amato veramente.

Non che sia male o bene, ma forse è una perdita?


Poi,

pomeriggio


Il treno per Firenze l'ho preso per incontrare mio papà, scambiare la giacca leggera con quella pesante (i vantaggi della vita estera). Cipressi e strada bianca dal treno, ero proprio in Toscana.

A Firenze entro a Santa Maria Novella, ma sono emozionalmente stanca, fatico ad essere recettiva per quegli affreschi dopo i colori della mattina, ed un po' mi stupisco.

Ci consoliamo con il duomo, un gelato.

In serata di nuovo Pisa, che è piccolina, la piazza della Normale, una chiesetta sull'Arno, i vicoli del mercato, un paio di altre chiese, infiniti posti dove vendono pizza. Il resto sono curiosità asimmetriche che Nic mi ha mostrato in un giro serale. E poi Campo dei Miracoli ovviamente, già la prima sera, al tramonto. Quasi vuoto nel freddo, ed il marmo bianco blu-violetto come il cielo.

Il resto è dentro, ed il mio dentro è stata Casa Pocalisse.

Grazie, per la guida serale di Pisa l'ascolto le chiaccherate notturne o cittadine, le partite a trivial e la pasta al forno bruciata, le tazze di thè, la discrezione vicinanza lunedì sera, l'attenzione domenica sera. Ma sopratutto per la naturalezza, l'accoglienza. Quel mondo famiglia che avete in quella casa aperta. Ho lasciato l'Italia piena di gratitudine, con la sensazione di essere stata a casa.



There was a time when I had two heads

there was a time when these two faces

covered themselves with loving dew

and dissolved in the perfume of a rose.


Now it seems to me

that, even if I go back, I go ahead

towards a grand gate

behind which extend walls

where extinct thunders and

broken bolts of lightening

lie sleeping...


(Parole e dipinto - The Traveller - di Marc Chagall)

Caro diario

Oggi dice questo

Toro (20 aprile - 20 maggio)

La tua storia sta prendendo una piega più eccitante, strana e cosmicamente comica. Lo splendore e il marciume si mescolano. La linea di separazione tra i tuoi punti di forza e i tuoi punti deboli è sottile come un capello. Ma non temere. Uno dei tuoi talenti sopiti si attiverà al momento giusto. Quando il buio comincerà ad avanzare, le tue ipotesi azzardate lo inonderanno di luce. La tua intelligenza emotiva sarà più viva del solito. Ps: se la tua psiche formicola come quando sbatti la punta del gomito, significa che entro dodici ore riceverai un aiuto inaspettato.

Non sento nessun formicolamento, dunque forse è il caso, mio bel toro, forse è ora, di smettere di aspettare aiuti inaspettati (delle compagnie aeree, degli studi di registrazione, di) e tirare fuori quel talento sopito.

Poi esco da due giorni triestini di pioggia, parole frenetiche e come sempre calore e risate e casa e affetto grato sterminato, e da un incontro serale così bello, caldo morbido presente pieno, quindi sono piena di luce per inondare tutto, acceco.

mercoledì 18 novembre 2009

Vinavil

Oggi ho ricominciato a cucire fogli di carta
(Carta bianca, ritaglio misuro tratteggio mi pungo ricucio.

Cartone, colore, ritaglio, rivesto, la colla, combacio.

Poi preparo il pacchetto, che è la mia parte preferita)

martedì 17 novembre 2009

libere associazioni

Senza bellezza l'albero non vuole. Perciò mi fermo in un punto del campo e chiedo: "Qui vuoi?"
Erri De Luca
ed io dove voglio?

pelosa paurosa golosa giochettona

Ciao Tebe, canotta generosissima

Mancherai.
Ed io lo scrivo per farlo diventare vero, per renderlo irreale.

domenica 1 novembre 2009

GL(i)erpun

sognare del bosco, inciampare in un cespuglio e risvegliarsi con in testa un groviglio.


(M. Chagall)


(Un miscuglio di idee, ma sembra un intruglio, e non sai cosa scegliere, ti spaventa lo sbaglio, mancare l'appiglio.

Non ti interessano, i bisbigli degli amici, la famiglia, l'affetto, infetto, infesta la testa, la festa, il pensiero leggero, pesante, falso, sincero. E' un gioco, ma è fuoco che prima è scintilla e ora divampa, e brucia la sterpaglia per migliaia di miglia, che diventa vermiglia, e prima era gialla. Anche il sole era giallo, ora è abbagliante, e il pensiero leggero, pesante, s'incaglia, ritorna cespuglio)



Girovagando: luminosi e bellissimi invece i suoni di Francesco.